Viaje a Itaca

Viaje a Itaca

Giuseppe Scali da Fibbiana

La strada per la conoscenza ovvero per la libertà è una strada lunga ed ardua da percorrere. Spesso deve passare tanto tempo affinché l’uomo impari qualcosa, interi e lunghi anni, se non vite. Talvolta sembra di essere li, così vicino e poi improvvisamente ci troviamo lontano e rimaniamo stupiti per quello che poco tempo fa abbiamo scritto, come se ciò che abbiamo scritto fosse del tutto assurdo e soprattutto lontano. Ho imparato a carezzare l’entusiamo e lo sconforto come fossero due figli: mi son seduto vicino loro e quando Entusiamo o Sconforto diventavano così virulenti ed imperversavano con tutta la loro foza parlavo loro e si, li carezzavo, calmandoli, mitigando il loro ardore, proprio come facciamo con i nostri figli. Insegnavo loro ad essere rispettosi e giusti nei confronti di tutto ciò che li circondava e gli insegnavo che tutto ciò che era loro vicino era il loro mondo. Infondo, Entusiasmo e Sconforto, sono nostri figli. E così capisco come le piccole navicelle guidate da Ulisse possano essere state sbattute dalla forza impetuosa del mare e del vento sia a largo che vicino alla costa. Così Itaca sorge riglogliosa e luminosa, sorge scolpita dalle onde del mare, proprio da quelle onde che giorno dopo giorno intagliano la sua bellezza e che nella sua bellezza s’infrangono morendo.

mentre altri consumavano … io mi stavo preparando

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